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Laureato in Medicina e Chirurgia con punteggio di 110/110 e lode

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Corsi MED/18 Chirurgia Generale, Dottorati e Master Universitaria

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ATTIVITA' SCIENTIFICA

Attività scientifica in oncologia polmonare e della mammella

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Trattamento chirurgico dei tumori del seno

FOCUS ON

Il trattamento chirurgico del carcinoma mammario ha subito continui e profondi cambiamenti negli ultimi anni; oggi, prevale il concetto di minimo trattamento efficace su quello di massimo trattamento tollerabile. Il Prof. Gianluca Franceschini, esperto in Chirurgia Toracica a Roma ci parla della chirurgia conservativa


Quali sono i vantaggi della chirurgia conservativa?

La chirurgia conservativa (quadrantectomia) seguita dalla radioterapia è oggi considerata il gold standard terapeutico per il carcinoma della mammella in stadio precoce; i risultati a distanza di molti studi scientifici hanno infatti confermato in modo definitivo l’equivalente efficacia terapeutica in termini di sopravvivenza di questa opzione terapeutica a confronto con la mastectomia. Si è assistito quindi, nell’ultimo decennio, ad un continuo incremento nell’uso delle tecniche di chirurgia conservativa che nei Centri senologici di eccellenza costituiscono oggi il trattamento di scelta nel 80% dei casi; un buon trattamento chirurgico conservativo deve garantire sempre il conseguimento di due obiettivi fondamentali: l’asportazione completa della neoplasia nel rispetto dei criteri della radicalità oncologica e l’ottimizzazione dei risultati estetici.


Quali sono le nuove procedure chirurgiche utilizzate oggi?

Nel tentativo di acquisire maggiore efficacia nel controllo locale della malattia ed al tempo stesso ottimizzare il risultato estetico, sono state introdotte, negli ultimi anni, nuove procedure chirurgiche che combinano i principi della chirurgia oncologica con accorgimenti propri della chirurgia plastica; queste nuove tecniche, chiamate “oncoplastiche”, facilitano l’acquisizione di una buona radicalità oncologica con ottimali risultati cosmetici anche nelle pazienti con lesioni localizzate in quadranti considerati a maggior rischio di inestetismi (zona retroareolare, quadranti mediali ed inferiori) o in caso di rapporto diametro tumorale/dimensioni della ghiandola mammaria non particolarmente favorevole. Le tecniche di chirurgia oncoplastica consentono generalmente resezioni ghiandolari considerevolmente più ampie di quelle ottenute con le tecniche della chirurgia conservativa tradizionale e migliori risultati estetici. Per la loro efficacia terapeutica gli interventi di chirurgia oncoplastica hanno trovato una rapida diffusione con notevole variabilità riguardo sia le modalità applicative che le possibili soluzioni tecniche. Riguardo le possibili soluzioni tecniche, queste devono essere accuratamente pianificate in relazione alla sede della neoplasia ed alle caratteristiche morfologiche della ghiandola mammaria; l’introduzione della chirurgia oncoplastica, coniugando tecniche di chirurgia generale con quelle proprie della chirurgia plastica, ha consentito di superare il conflitto tra estensione della resezione chirurgica e risultato estetico finale contribuendo in maniera importante a migliorare la qualità di vita delle pazienti con tumore del seno.


In quali casi è necessario ricorrere alla chirurgia demolitiva o mastectomia?

Solo in un 20% dei casi è necessario ricorrere ancora oggi alla chirurgia demolitiva (mastectomia); restano candidati alla mastectomia, le pazienti in cui il rapporto mammella/tumore è tale da non permettere un soddisfacente risultato estetico con la chirurgia conservativa, le pazienti con lesioni multicentriche o con carcinomi infiammatori e le pazienti con controindicazioni ad eseguire la radioterapia postoperatoria; comunque anche in questi casi si utilizzano nuove tecniche di mastectomia dette "conservative" che prevedono l’asportazione della ghiandola mammaria con la preservazione della cute e del complesso areola capezzolo e che si associano sempre se possibile alla ricostruzione mammaria; nei casi in cui si deve ricorrere ad una mastectomia, andrebbe sempre incoraggiato un intervento di ricostruzione del seno; esistono differenti tecniche chirurgiche per la ricostruzione della mammella, che possono essere utilizzate sia contemporaneamente alla mastectomia ("ricostruzione immediata") che a distanza di mesi o di anni da tale intervento ("ricostruzione differita"); la ricostruzione mammaria può essere eseguita o con il posizionamento di una protesi interna di silicone o utilizzando i tessuti propri della paziente. Anche i linfonodi posti nell’ascella del seno malato devono essere generalmente asportati ed analizzati; oggi, con la metodica mini-invasiva della biopsia del linfonodo sentinella è possibile eseguire l’asportazione solo di uno o pochi linfonodi; la tecnica del linfonodo sentinella per i tumori in stadio iniziale ha permesso di evitare la dissezione ascellare senza rinunciare alle importanti informazioni prognostiche dei linfonodi loco-regionali.


Alcuni articoli scientifici, redatti dal prof Franceschini e dal suo staff, inerenti la chirurgia senologica:






Attività Clinica Assistenziale

FOCUS ON

Dal 1996 al 2001 il Prof. Gianluca Franceschini ha esercitato la propria attività clinico assistenziale come Medico Specializzando di Chirurgia Toracica presso l’Istituto di Patologia Speciale Chirurgica del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, acquisendo esperienza prevalentemente nell’ambito della patologia polmonare, della patologia del timo e della patologia mammaria ed effettuando personalmente procedure diagnostiche endoscopiche, interventi di media chirurgia toracica ed interventi di media e piccola chirurgia generale e specialistica con particolare riguardo alla chirurgia senologica.

Medico a contratto con funzioni assistenziali di Assistente dapprima presso la Divisione di Chirurgia Generale – C.I.C. (1 novembre 2001 - 31 ottobre 2003) e quindi presso la Divisione di Chirurgia Generale II – C.I.C. (1 novembre 2003 - 14 dicembre 2003) e presso la Divisione di Chirurgia Generale I (15 dicembre 2003 - 31 maggio 2006) afferenti al Dipartimento di Scienze Chirurgiche del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Dirigente Medico di primo livello, dapprima presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generale 1 (1 giugno 2006 - 30 aprile 2007) e quindi presso l’Unità Operativa di Chirurgia Senologica (Primario Prof. Riccardo Masetti), afferente dapprima al Dipartimento di Scienze Chirurgiche, poi al Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita Nascente, del Bambino e dell'Adolescente ed ora al Polo Salute della Donna e del Bambino - Area Salute della Donna, della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma dal 1 maggio 2007 ad oggi.

Dal 1 novembre 2001 ha svolto attività di pronto soccorso e guardia interna presso il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma acquisendo esperienza nell’ambito della chirurgia d’urgenza.

Nel maggio 2006 ha partecipato alla creazione ed all’organizzazione funzionale del Centro Integrato di Senologia del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, struttura di alta specializzazione e riferimento nazionale per la cura delle pazienti affette da malattie della mammella, dove svolge attualmente funzioni di Coordinamento delle attività di ambulatorio e di day hospital senologico.

Ha partecipato altresì alla realizzazione del percorso diagnostico-terapeutico assistenziale senologico, della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, per l’accreditamento regionale.

Dal gennaio 2008 al gennaio 2018 ha svolto attività di consulenza scientifico-organizzativa ed assistenziale in chirurgia senologica presso la Casa di Cura “GEPOS” di Telese (BN) in convenzione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”.

Dal 1 luglio 2014 al 30 giugno 2021 è stato Responsabile della Unità Semplice di Terapie Integrate in Senologia, nel Dipartimento di Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” IRCCS di Roma.

Dal 1 gennaio 2019 il prof. Franceschini è Responsabile della "Formazione continua in senologia attraverso le riunioni multidisciplinari per il percorso chirurgico delle pazienti con neoplasia mammaria" presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma.

Dal 1 luglio 2021 è Responsabile di Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Chirurgia Oncoplastica, nel Dipartimento di Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” IRCCS di Roma





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